L'Italia vista con gli occhi degli italiani

Praga Romantica

Praga Romantica:

Camminare mano nella mano sotto la luce tenue dei lampioni è solo un aspetto dell’essere romantici, quello più conosciuto perché tocca le corde dell’animo di tutti.
Ma Praga offre romanticismo nella sua interezza, molteplici sfaccettature di emotività, fantasia, immaginazione e spiritualità. È il Romanticismo con la “R” maiuscola, una città dove ognuno può esprimere la propria individualità con passione.
Praga è il Barocco, l’Art Nouveau, il Cubismo; il Gotico delle sue torri illuminate nella notte e dei suoi ponti che brillano all’alba. I cigni e le anatre che solcano placidi la Moldava, mentre un artista di strada suona il suo violino. È il riflesso della sensibilità artistica di Carlo IV, sovrano legato all’Italia, che elevò questa città a capitale del Sacro Romano Impero (1355).
Praga è un ghetto ebraico da immaginare, sulle soglie di un cimitero che ispirò anche Umberto Eco. È lo sguardo di John Lennon, che ti fissa da un muro colorato dal coraggio di ragazzi che hanno lottato per i propri sogni. È il Comunismo a cui si è ribellata dopo la Rivoluzione di velluto (1989), liberale nell’animo e non solo per reazione.
Praga è l’introspezione di Kafka che scrive un libro; è la concentrazione di Keplero che guarda le stelle e l’allegria di chi le cerca in una birra. I teatri e le gallerie d’arte, le chiese, i conventi, i pub e gli strip club. Praga è romantica perché insegue con passione il sogno della libertà, è una bolla di sapone con dentro i riflessi di magia.
Praga è una sinfonia di Mozart (che tanto l’amava), ma anche un’immagine di Jan Suadek: una composizione complessa, fatta di sensualità, erotismo, religione, contrasti e tensioni.
Una città dove ognuno può esprimersi liberamente e dove ogni visitatore può lasciarsi andare ai propri sentimenti. ©MarioFracasso